Premio Urbani, il pianista Tommaso Perazzo stravince la XXII Edizione
A lui anche il premio della critica e del pubblico. Secondo posto per Claudio Jr De Rosa. Ex aequo al terzo posto per Paternostro e Cuculo
Il tempo di riunirsi e discutere e la giuria del Premio Internazionale Massimo Urbani composta dal da trombettista Fabrizio Bosso, dalla voce jazz Ada Montellanico, dal sassofonista Rosario Giuliani, dal batterista Massimo Manzi e dal contrabbassista Massimo Moriconi, è pronta a incoronare i vincitori della XXII edizione del concorso per solisti jazz under 30.
A salire sul gradino più alto del podio il ventiduenne Tommaso Perazzo della provincia di Varese, con un pianismo irresistibile che ha stregato tutti tanto che il giovane musicista si è aggiudicato anche il Premio della Critica consegnato da Libero Farné di Musica Jazz e il Premio del Pubblico votante in sala.
Un lavoro difficile, concordano i giurati, visto il livello davvero alto dei concorrenti di quest’anno. Il consiglio viene poi dal sassofonista Rosario Giuliani che nel 1996, prima edizione del Premio Urbani, si era aggiudicato il podio. «Studiate, sperimentate e mettete sempre in primo piano la musica, non lo strumento in sé – ribadisce il celebre sassofonista – ma la musica. Lo strumento è solo un mezzo per arrivarci».
Secondo posto invece per Claudio Jr De Rosa, sassofonista della provincia di Napoli, classe 1992. Ex Aequo invece per il terzo gradino del podio diviso tra due sassofonisti: Andrea Paternostro, dalla Calabria, il più piccolo in gara di soli 16 anni e Vittorio Cuculo romano di 25 anni.
La performance più amata dal pubblico dei social si è rivelata invece quella di Vittorio Cuculo.
Le borse di studio sono andate invece al pianista napoletano Vittorio Esposito (Umbria Jazz) e al sassofonista campano Gabriel Francesco Marciano (Nuoro Jazz).
Prima dell’apertura della competizione, durante la quale i dieci finalisti si sono esibiti con due pezzi a testa, c’è stato spazio anche per la musica del trio del talentuoso pianista camerte Alberto Napolioni con un ospite d’eccezione, Maurizio Urbani, fratello di quel Massimo, prodigio del sax al quale il Premio è dedicato.
Ma il concorso che ha regalato i natali artistici a personaggi del calibro di Francesco Cafiso, Rosario Giuliani, Gianluca Petrella, Max Ionata, Dino Rubino, Julian Oliver Mazzariello, Alessandro Lanzoni e numerosissimi altri, ieri ha ospitato anche il concerto di Federico Milone, vincitore della passata edizione del Premio. «Esattamente un anno fa – racconta Federico – mi ritrovavo a vivere un’esperienza fantastica, la vittoria di un premio così prestigioso vinto negli anni da musicisti incredibili. A distanza di un anno – continua – ritornare qui rappresenta una grande soddisfazione resa ancora più grande dal fatto che sono qui per presentare il mio primo album da solista “Right Now” -Philology records- insieme alla mia band al completo».