In Piazza Umberto I la contaminazione tra jazz e musica house. La gara, oggi si scopre il vincitore
CAMERINO – Parte con la consueta energia il prestigioso Premio Internazionale Massimo Urbani di Camerino, che ha aperto ieri (04 giugno) la sua XIX edizione con un big del jazz internazionale. È stato infatti Enrico Rava con la sua tromba a traghettare il Premio nella sua prima giornata di live e a dedicare, accompagnato da Andrea Pozza al pianoforte, Massimo Moriconi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria, il primo grande concerto del Teatro Marchetti al collega e amico Marco Tamburini, scomparso tragicamente lo scorso venerdì.
La manifestazione che ogni anno pesca nel calderone delle nuove proposte jazz il meglio dei nuovi talenti, anche quest’anno porta a Camerino i più promettenti su oltre un centinaio di concorrenti che hanno provato a passare la prima fase di selezione. I dieci finalisti sono arrivati a teatro carichi di energia e concentrazione, in un clima subito amichevole e molto sportivo.
Si sono esibiti subito nella prima semifinale, davanti a una giuria tecnica presieduta da Enrico Rava e ad una giuria di critici musicali in cui compaiono nomi del calibro di Fabio Ciminiera di Jazz Covention, Libero Farné di Musica Jazz e Giuseppe Segala di All About Jazz.
Intanto oggi si entra nel vivo della manifestazione con un concerto imperdibile e unico nel suo genere, quello che vedrà insieme sul palco due mondi diversi e spesso lontanissimi: il panorama della musica house ed elettronica e quello del jazz. A partire dalla mezzanotte infatti, il dj più amato della scena dance d’Europa, padrone di casa del Cocoricò di Riccione, Dj Ralf, dividerà lo stage con dei big del jazz internazionale: Enrico Rava alla tromba, Gianluca Petrella al trombone e al synth, Giovanni Guidi alle tastiere e Leonardo Ramadori alle percussioni.
Piazza Umberto I si trasformerà in una discoteca a cielo aperto nella quale osare è la parola d’ordine. «Sono contento di suonare con Dj Ralf – racconta entusiasta Enrico Rava – si tratta infatti di un’opportunità enorme per la musica – prosegue il celebre trombettista – quella che permetterà a tanti giovani, non abituati all’ascolto del concerto in teatro, di aprirsi e rendersi disponibili all’ascolto in un clima più coinvolgente e congeniale».
L’intera giornata di domani si svolgerà in più location tutte legate dal fil rouge della musica, un percorso nel centro storico cadenzato dalle immagini dei sei fotografi jazz, che hanno allestito le vetrine dei negozi e dei locali cittadini.
Si inizia alle 19 con l’aperitivo-concerto “Belisario Stage” a Piazza Caio Mario con il nuovo progetto musicale del trombettista Giacomo Uncini con il Raymon Quintet di Paggi, Francesconi, Pontani, Paggi e Bisello. Alle 21 al Teatro Marchetti seconda manche per i finalisti di questa edizione del Premio che si esibiranno per la seconda e ultima volta prima di scoprire chi tra loro sarà incoronato vincitore dell’edizione.
Alle 22.30 si rimane in teatro con il live di Eugenio Macchia e il suo trio. Un piacevole ritorno nella città ducale che lo scorso anno lo aveva onorato del primo gradino del podio della competizione. Dopo la sua esibizione, il passaggio del testimone, per scoprire chi quest’anno si aggiudicherà l’agognato titolo.