A lui anche il Premio Paolo Piangiarelli e Nuovo IMAIE. Secondo posto al pianista Simone Locarni che si aggiudica anche il premio della critica. Terzo posto ex aequo per il chitarrista Gianluca Palazzo e il trombettista Alberto Di Leone.

È Cesare Panizzi il vincitore della XXVIII edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani, che si svolge a Camerino fino a sabato 29. A soli ventiquattro anni, il pianista di Parma ha conquistato tutti con la sua tecnica raffinata e la profonda conoscenza del suo strumento. Oltre al primo posto, Panizzi ha ottenuto anche il Premio Paolo Piangiarelli che gli consentirà di registrare il suo primo disco e il premio Nuovo IMAIE che lo porterà in tour per lo Stivale.

La finale, di altissimo livello, ha messo alla prova la giuria tecnica presieduta da Francesco Cafiso, che vinse il Premio Urbani nel 2001 a soli 12 anni e che è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella per alti meriti artistici. La giuria ha esaminato ogni dettaglio con grande attenzione per stilare una classifica che rispecchiasse accuratamente le qualità dei musicisti in gara.

«Il Premio rappresenta un momento cruciale di condivisione, scambio artistico e crescita personale – commenta Cafiso – È la mia terza volta come presidente di giuria e devo dire che il livello è sempre più alto, non si può tornare indietro ormai. Nel valutare i 12 talentuosi finalisti, ho considerato non solo elementi principali come il timing, lo swing, il linguaggio e la conoscenza della tradizione, ma anche molti dettagli che contribuiscono a formare un’impressione artistica – sottolinea il sassofonista – Ho assistito a una competizione sana, dove i partecipanti hanno vissuto il premio come un’opportunità di confronto e crescita personale. Anche se la musica, e il jazz in particolare, non è competizione, in un concorso così importante per solisti jazz, gli aspetti che ho valutato si sono rivelati essenziali per comprendere l’esibizione di Cesare».

«Sono davvero onorato di aver vinto il Premio Massimo Urbani – dichiara a caldo Cesare Panizzi – Non me lo aspettavo affatto, sono ancora sotto shock (sorride). Questa vittoria mi dà la possibilità di registrare un disco, quindi i miei progetti attuali sono concentrati su questo: lavorare al disco e preparare i concerti. È stata un’esperienza incredibile, con gli altri finalisti si è creata un’atmosfera magica e, nonostante il livello fosse altissimo, non c’è stata invidia ma condivisione. Abbiamo trascorso insieme una giornata meravigliosa».

Al secondo posto si è classificato il pianista Simone Locarni, 25 anni di Verbania, che ha vinto anche il Premio della Giuria Critica composta da Fabio Ciminiera di Jazz Convention, Massimiliano Viti del Corriere Adriatico, Adriano Pedini, presidente di Fano Jazz, e Libero Farnè di All About Jazz Italia e Musica Jazz.

Il terzo posto è stato condiviso ex aequo dal chitarrista Gianluca Palazzo, 28 anni di Martina Franca (Taranto), e dal trombettista Alberto Di Leone, 28 anni di Bari. La cantante brindisina Sofia Cocciolo, 18 anni, la più giovane in gara, ha vinto il Premio Social con oltre 4mila voti e la borsa di studio a Nuoro Jazz, mentre la borsa di studio Fara Music Summer School e il Premio del Pubblico in sala sono stati assegnati alla cantante Rubina Della Pietra, 24 anni di Nola, Napoli.

Il Premio Internazionale Massimo Urbani è organizzato dall’associazione Musicamdo, in collaborazione con il Comune di Camerino, la Regione Marche, l’Università degli Studi di Camerino, I-Jazz, MIDJ, Nuoro Jazz, Fara Music Festival, Emme Record Label, NUOVO IMAIE, nonché con il supporto del MIBACT.