Grande maturità, profonda conoscenza dello strumento e tanto lavoro di studio e ricerca. Con queste parole il sassofonista Stefano Di Battista, presidente di giuria della XXV edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani di Camerino, incorona la personalità artistica di Lorenzo Bisogno, assisano classe 1992, il sax alto che ieri sera ha espugnato il prestigioso premio per solisti jazz aggiudicandosi, di conseguenza, anche il Premio Nuovo IMAIE che lo vedrà impegnato in un tour di 8 concerti nei prossimi 12 mesi successivi.
Una edizione simbolicamente importante. In primis perché segna i 25 anni di una manifestazione che negli anni ha scovato talenti del calibro di Rosario Giuliani, Dino Rubino, Julian Oliver Mazzariello, Nico Gori, Max Ionata, Walter Ricci, Alessandro Lanzoni, Francesco Cafiso solo per ricordarne alcuni. In secondo luogo perché si inserisce in un momento storico importante per il mondo della musica live, la ripresa post Covid.
La gara, tenutasi presso i giardini della Rocca Borgesca della città ducale, ha visto l’esibizione dei 9 finalisti che si sono avvicendati sul palco dopo il concerto di Sophia Tomelleri, vincitrice della scorsa edizione del Premio. Una esibizione serrata, applaudita e di grande qualità, quella dei finalisti, accompagnati dal trio ritmico composto da Massimo Moriconi al contrabbasso, Massimo Manzi alla batteria e Andrea Rea al pianoforte.
«Il livello è stato altissimo, – evidenzia Stefano Di Battista, presidente di giuria dell’edizione – tutti i ragazzi sono riusciti a esprimere la musica in maniera vera, dagli strumentisti alla cantante. È stato perciò molto complicato attribuire il titolo. Lorenzo tuttavia – spiega – ha dimostrato grande maturità, è pronto per fare questo mestiere – e continua – È un ragazzo che ha messo a fuoco tutti i dettagli del sassofono in maniera sorprendente, mi ha colpito sin dalla prima nota. Mi sento però di sottolineare – conclude Di Battista – che il vincitore assoluto è la manifestazione stessa, capace di traghettare 25 anni di musica, forte nel tener duro durante questo momento difficile. A tutti i concorrenti vorrei ricordare che il Premio è uno stimolo e non una competizione tout court, vincere o non vincere crea delle emozioni, bisogna viverle, farne tesoro. Anche una delusione può muovere nuovi e sorprendenti percorsi».
Visibilmente emozionato, il vincitore, Lorenzo Bisogno. «Non me lo aspettavo perché il livello dei concorrenti era davvero alto – racconta – Sono molto contento della mia esibizione, – sorride- con un trio d’eccezione come quello che mi accompagnava sul palco non potevo che divertirmi e dimenticare la tensione del concorso. Cosa cambia dopo il Premio? Questo è un grande trampolino di lancio, una nuova partenza e sto già ricevendo molte proposte nuove, devo iniziare a ragionare al mio disco che registrerò grazie al Premio presso il Tube Records di Enrico Moccia. Poi il 2022 spero sarà ricco di concerti e di opportunità».
Dopo di lui, al secondo posto, in ex aequo, due sassofonisti: il lituano 23enne Karolis Šarkus e il fiorentino 26enne Giulio Ottanelli cui va anche il Premio della Critica. «Abbiamo cercato di scovare, tra i nove ottimi finalisti, protagonisti tutti di una prova pregevole – spiega Fabio Ciminiera firma di Jazz Convention – chi si riuscisse a distinguere per una interpretazione più personale dei brani. Siamo stati tutti concordi nel riconoscere queste caratteristiche all’esibizione di Giulio Ottanelli».
Il terzo posto se l’è aggiudicato invece il chitarrista sassaritano Simone Faedda. A completare il palmarès dei premiati, il sassofonista Lorenzo Bisogno, per il premio social; la cantante Ada Flocco per il premio Fara Music; il sassofonista Vincenzo Di Gioia vincitore della borsa di studio Nuoro Jazz.
«È stata una edizione di grande qualità – racconta soddisfatto Daniele Massimi, direttore artistico del Premio Internazionale Massimo Urbani – La manifestazione, ancora una volta, permette di conoscere dei giovani di grande talento. L’intuizione di Paolo Piangiarelli, di dedicare un premio ai giovani nel segno e nel ricordo di Massimo Urbani è stata vincente e questi 25 anni di storia lo dimostrano. Auspichiamo che tutti i festival diano sempre più spazio ai giovani musicisti, il futuro è nelle loro mani».
Il Premio Internazionale Massimo Urbani è organizzato dall’associazione Musicamdo, in collaborazione con il Comune di Camerino, la Regione Marche, l’Università degli Studi di Camerino, I-Jazz, MIDJ, Nuoro Jazz, Fara Music Festival, Emme Record Label, NUOVO IMAIE, nonché con il supporto del MIBACT.