Premio Massimo Urbani, il sassofonista Antonio Ottaviano espugna la Rocca dei Borgia di Camerino e vince la XXVI Edizione
A lui anche il Premio Paolo Piangiarelli e Nuovo IMAIE. Secondo posto al chitarrista Saverio Zura.
Terzo posto per il trombonista Matteo Paggi al quale va anche il Premio della Critica.
Appena 19 anni, grande conoscenza dello strumento, tanta energia e un buon lirismo. È questo il profilo di Antonio Ottaviano, che sabato sera alla Rocca dei Borgia di Camerino si è aggiudicato il primo posto del podio della XXVI edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani di Camerino, portandosi a casa anche il Premio Paolo Piangiarelli e il premio Nuovo IMAIE.
Molisano di Venafro, in provincia di Isernia, Ottaviano ha preso parte ad una finalissima davvero agguerrita con un livello talmente alto da mettere in seria difficoltà la giuria presieduta dal sassofonista francese Baptiste Herbin e dal trombonista Massimo Morganti.
«È un sassofonista molto giovane – commenta Herbin – e ha già una grande conoscenza dell’armonia, del vocabolario musicale. Voglio riascoltarlo tra qualche anno quando avrà acquisito ancora più consapevolezza, cultura e conoscenza del suono, cosa che un po’ gli manca a causa della sua giovane età. Ma è una cosa normale, per me era lo stesso alla sua età. Gli auguro il meglio per la sua carriera – conclude – perché ha una sua personalità e una certa dose di lirismo».
«È stata un’esperienza incredibile – commenta Antonio Ottaviano – Tantissime emozioni, su un palco così prestigioso. Non mi aspettavo affatto di vincere, soprattutto visto il livello altissimo dei ragazzi in gara. Tutti estremamente talentuosi e amichevoli. È stato un enorme piacere confrontarmi con tanti di loro e con una giuria di grande livello, a partire dalla ritmica che ci accompagnava sul palco».
Sul secondo gradino del podio è salito , chitarrista di 25 anni di Porto Torres, Sassari, seguito da Matteo Paggi, trombonista della stessa età che vive e studia ad Amsterdam. A lui va anche il premio della giuria critica e il premio del pubblico. Il premio social se lo aggiudica la cantante Lucia Filaci di Roma; la borsa di studio Nuoro Jazz la conquista il diciassettenne sassofonista palermitano Alessandro Laura, mentre quella del Fara Music Summer School va alla cantante ventiquattrenne romana Ava Alami.
Una classifica stilata non certo senza qualche difficoltà.
«Il livello era davvero alto – commenta Massimo Morganti – in particolare dal punto di vista tecnico strumentale e la cosa ovviamente ha reso complicato fare delle scelte e trovare un accordo. In alcuni casi emergeva una personalità più matura, un atteggiamento più sicuro e rilassato sul palco, cosa che influisce soprattutto in una competizione. Avevamo tutti prospettive differenti dalle quali guardavamo ai musicisti e le cose sarebbero potute andare in tanti modi diversi».
Dello stesso avviso anche il direttore artistico del Premio Internazionale Massimo Urbani, Daniele Massimi.
«È stata una bellissima edizione per la quale mi sento di ringraziare il Comune di Camerino e in particolare il nuovo Sindaco Roberto Lucarelli che è passato a trovarci per il saluto d’apertura, il numeroso pubblico di appassionati accorso, i tanti esperti che hanno composto le nostre giurie, quella tecnica e quella critica. La qualità dei musicisti, come nelle passate edizioni è stata di altissimo livello cosa che ha reso complicato il lavoro delle giurie. Anche chi non è stato premiato avrebbe potuto aggiudicarsi un premio, tanto era elevata la qualità dei concorrenti. Per il sol fatto di essere arrivato in finale, ognuno dei giovani concorrenti in gara, dovrebbe ritenersi già un vincitore».
La serata finale e l’intera edizione è stata dedicata al fondatore del Premio, Paolo Piangiarelli, il talent scout e produttore maceratese scomparso il primo gennaio di quest’anno. A lui, che ormai 26 anni fa ebbe l’intuizione di dedicare un premio ai giovani nel segno e nel ricordo di Massimo Urbani, oltre al pensiero tributato da Massimi in apertura dell’evento, anche la mostra fotografica di Carlo Pieroni che in 50 scatti ripercorre i tantissimi incontri che Piangiarelli ebbe con i big della storia del jazz mondiale.
Il Premio Internazionale Massimo Urbani è organizzato dall’associazione Musicamdo, in collaborazione con il Comune di Camerino, la Regione Marche, l’Università degli Studi di Camerino, I-Jazz, MIDJ, Nuoro Jazz, Fara Music Festival, Emme Record Label, NUOVO IMAIE, nonché con il supporto del MIBACT.