A lei anche il premio del pubblico e di Unicam. Oltre 2000 presenze giornaliere tra concerti e aperitivi
CAMERINO – È Emilia Zamuner, 22 anni di Anacapri, Napoli, ad aggiudicarsi la XX edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani di Camerino. Voce calda e sensuale la sua, e una grande capacità interpretativa, la Zamuner si aggiudica il podio dell’edizione, il Premio del Pubblico e il Premio Unicam. «Non me lo aspettavo – racconta emozionatissima subito dopo la proclamazione – un’esperienza fantastica e ora ho tanti progetti. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno creduto in me e in particolare i miei maestri di canto Giuppi Paone e Carlo Lomanto» e illumina con il suo sorriso.
«A colpirci – spiega il sassofonista e Presidente di Giuria Emanuele Cisi – è stato il suo approccio alla musica, al palco, al pubblico. Un atteggiamento che coincide con lo spirito e la filosofia con cui Massimo Urbani suonava: positività, energia, entusiasmo, umiltà».
È la terza volta nella storia del Premio Urbani che a vincere è una voce, un risultato poco consueto ma che ha trovato concorde anche il pubblico in sala e i ragazzi dell’Università di Camerino.
Il secondo posto se l’è aggiudicato il pianista dal tocco raffinato Giovanni Agosti, 25 anni dalla provincia di Milano, mentre il gradino più basso del podio è di Emanuele Filippi, pianista di 23 anni di Udine.
La borsa di studio di Nuoro Jazz va al sax alto di Andrea Paternostro, il più piccolo in gara di soli 14 anni proveniente da Cassano all’Ionio in provincia di Cosenza, mentre quella di Umbria Jazz va a Valerio Rizzo, pianista di 23 anni di Castelvetrano in provincia di Trapani. Il Premio Social conferito dal popolo della rete va a Michele Rubini.
La giuria critica composta dai giornalisti di settore della stampa nazionale ha invece assegnato il premio a Lorenzo Simoni, il sassofonista di 17 anni della provincia di Napoli. Un’ottima personalità e un ottimo fraseggio, una maturità musicale che spicca con fluidità e sicurezza nonostante la giovane età, questo il commento unanime dei cinque giornalisti della commissione critica.
«Un livello molto alto – spiega Cisi – in una edizione a cifra tonda che anche quest’anno fa rivivere la figura di Massimo Urbani, un grande musicista, unico, che mi ha trasmesso i valori basilari del jazz: sincerità, verità, energia, generosità e umiltà».
Un’edizione spumeggiante quella che si è chiusa ieri (sabato 11) che ha visto per tre giorni Camerino trasformarsi in un polo jazzistico importante e sotto i riflettori dell’attenzione nazionale. Il celebre trombettista Enrico Rava, presidente di giuria della passata edizione, ha ricordato in diretta su Radio 2 l’appuntamento di Camerino descrivendolo come uno dei più importanti nel panorama nazionale, mentre Radio Rai 7 Live si appresta a trasmettere i concerti registrati durante il Premio.
Ben oltre 2000 le presenze giornaliere tra aperitivi internazionali, concerti e jam session. Un movimento che ha soddisfatto i ristoratori aderenti all’iniziativa e che ha contribuito a mobilitare non solo il popolo del jazz ma anche quello dei curiosi. I concerti di Emanuele Cisi, di Antonello Salis e della stessa Emilia Zamuner hanno ravvivato il teatro, mentre il percorso di contaminazione iniziato lo scorso anno tra jazz ed elettronica ha chiuso la notte del Premio al Cinema Betti con il popolatissimo djset in collaborazione con Synth, Euritmia e Unicam.
Il Premio Urbani si svolge grazie alla preziosa collaborazione del Comune di Camerino, di Unicam, di Tam, della Regione Marche, della Scuola Dante Alighieri e di ESN Aure Camerino e grazie al supporto degli sponsor Contram e Belisario.